Ma per prima cosa Kaya ha fame. Papà Dan Schnider con un gesto esperto prende un telo da allattamento dalla carrozzina e lo sistema intorno alla propria partner, Jasmin Burkhalter in modo che possa allattare con discrezione la loro figlioletta di tre mesi. Risulta subito evidente che Dan e Jasmin sono un team ben rodato. L’entusiasmo per la bimba trapela chiaramente da entrambi.
Ci incontriamo per l’intervista alla caffetteria di Zurich Svizzera a Oerlikon. Qui la coppia ci racconta come si è conosciuta, ovvero, come tanti, sul posto di lavoro. Nel frattempo la piccola Kaya sta nella sdraietta e osserva con i suoi grandi occhi.
Il bacio al Kaufleuten
«È bello condividere le esperienze»
Un nome indiano
La prima pappa tocca al papà
Ben protetti anche come coppia non sposata
Anche Jasmin Burkhalter apprezza la flessibilità del suo datore di lavoro Zurich: «Ho avuto la possibilità di scegliere quando e con quale grado di occupazione voglio ritornare. Questo è un grande privilegio.» Zurich ha assistito la coppia anche nella pianificazione della previdenza: «Vorremmo che la piccola stesse bene anche qualora a uno di noi due dovesse succedere qualcosa. Proprio perché non siamo sposati, abbiamo stipulato un’ampia copertura privata, con la consulenza interna, qui in Zurich. Questo è stato impagabile.»
Per la piccola Kaya tutto ciò è indifferente. Continua tranquilla a stare nella sua sdraietta, si fa ammirare dai colleghi che passano ed è la vera stella della caffetteria.
Regola generosa per il congedo parentale
«Se vogliamo raggiungere la parità dei diritti nel mondo del lavoro e nella società, dobbiamo offrire ai genitori la possibilità di scegliere tra il ruolo di educatore principale e di co-educatore», afferma Jolanda Grob, Chief Human Resources Officer di Zurich Svizzera.
Concentrandosi sul ruolo di educatore principale senza connotazione di genere, Zurich desidera lanciare un segnale a livello mondiale: il genitore che assume il ruolo di educatore principale ha infatti diritto fino a 20 settimane di congedo parentale a salario pieno. Naturalmente questa regola si applica anche alle adozioni e alle coppie omosessuali. Per il ruolo di co-educatore, da gennaio 2020 i nostri collaboratori hanno diritto a sei settimane di congedo parentale a salario pieno.