Page 20 - kmu-magazin-no-1-2022-it
P. 20

ASSICURAZIONE DI COSE
Danni causati dall’acqua con lieto fine
Un grande appartamento di proprietà di due vani e mezzo in centro a Zurigo? Petra Reinhard non se l’era lasciato scappare, salvo poi trovarsi a vivere un incubo: per quasi un anno ha dovuto fare i conti con un danno causato dall’acqua. «Alla fine avevo i nervi a pezzi», racconta pensando a quanto successo. Grazie a Zurich tutto si è risolto al meglio.
Dominik Buholzer
L’inferno è iniziato nell’estate del 2020:
il locatario avvisa la proprietaria dell’ap- partamento Petra Reinhard che all’in- gresso, da entrambi i lati, si stavano for- mando delle bolle sulle pareti. L’umidità indicava inequivocabilmente una perdita d’acqua. Il periodo di garanzia era appe- na scaduto e quindi l’impresa di costru- zioni aveva respinto qualsiasi prestazio- ne di garanzia. Ma alla fine si era offerta di coordinare il lavoro degli artigiani e di un perito per poter individuare il luogo della perdita. La diagnosi: una perdita nell’area della doccia. Per poterla elimi- nare era necessario rimuovere una parte del costoso pavimento in pietra del bagno e sostituirlo. L’esperto era giunto alla conclusione che quella perdita fos- se la causa della formazione delle bolle all’ingresso. Ma, come si scoprì suc- cessivamente, si trattava di un errore.
Petra Reinhard era davvero grata per
il supporto ricevuto dall’impresa si co- struzioni. Quindi possiamo immaginare come si sentì quando mise nuovamen- te piede nel bagno appena risanato. Il pavimento di pietra era stato rattoppa- to alla meno peggio e l’esecuzione dei
lavori era tutt’altro che soddisfacente. Il costoso bagno era diventato un tugu- rio. «Avrei voluto urlare», racconta.
L’appartamento di proprietà era l’orgo- glio di Petra Reinhard: due vani e mezzo, 100 metri quadrati e un balcone di quasi 30 metri quadrati nel cuore di Zurigo. Sposata un tempo con un architetto, si era sempre interessata di architettura e di arredamento di interni e aveva modi- ficato la planimetria dell’abitazione se- condo i suoi desideri e le sue idee. Ave- va speso molto denaro per la struttura e gli arredi, anche per un bagno lussuoso, rivestito di costosa pietra naturale.
«Zurich mi ha salvata»
La riparazione era costata a Petra Reinhard un importo a cinque cifre, poiché non sussisteva alcuna co- pertura assicurativa per la mancata impermeabilizzazione di pareti e pa- vimenti. Come ben presto emerse, aveva pagato molto denaro per nulla. Già alla fine del primo risanamento, sulle pareti ricominciarono a formar-
si delle bolle. E anche il pavimento di parquet aveva cominciato a incurvarsi.
E nell’appartamento del piano inferio- re sul soffitto erano comparse delle macchie di umidità – pessimo segnale.
Questo fu il momento in cui Zurich entrò in scena. Quanto affermarono gli esper- ti di edilizia di Zurich fece mancare a Petra Reinhard il terreno sotto ai piedi: durante il primo controllo le condut- ture principali non erano state messe sotto pressione, con la conseguenza che ora a perdere erano più condutture contemporaneamente. L’intero bagno doveva essere smontato completa- mente fino al grezzo e i pavimenti di metà appartamento dovevano essere perforato per consentirne l’asciuga- tura. Poiché l’appartamento nei mesi successivi non era abitabile, i locatari si erano dovuti cercare una nuova casa. Petra Reinhard, allora già molto pro- vata fisicamente, ebbe un crollo. «Non sapevo come gestire un altro risana- mento, ancora più complesso e invasi- vo», aggiunge. Quello che è successo dopo commuove ancora oggi Petra Reinhard. «Nathalie Thiemann, l’esperta di edilizia di Zurich, mi ha consolata e direttamente sul posto ha acconsentito
20



















































































   18   19   20   21   22