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CULTURA DELLA PERFORMANCE correre molto di più, il che mi aiuta in fase offensiva e difensiva. Sono anche forte nei colpi di testa e la mia altezza gioca a mio favore nei duelli aerei. Il 12 luglio 2024 ha segnato il suo primo gol per la Nazionale contro la Turchia. Cosa significa questo gol per lei? È stato semplicemente un momento magico che non dimenticherò mai. Gran parte del merito va anche a Naomi Luyet e Ana-Maria Crnogorčević, che hanno preparato alla grande l’azione. Nel 2024, a 17 anni, lei è passata dal GC all’FC Barcelona, il miglior indirizzo del calcio femminile. Come ha fatto il club a scoprire il suo nome? A quanto pare, uno degli osservatori del Barcellona aveva in mente un’altra giocatrice. Nel primo turno delle quali- ficazioni agli Europei U17 in Italia, però, abbiamo vinto sia contro la Francia che contro l’Italia e lui deve avermi notato. Com’è andato il trasferimento nel miglior campionato del mondo? Tutto è stato molto professionale e affidabile. Prima di tutto, ci sono stati dei colloqui tra mio padre, il suo consulente e l’FC Barcellona. Poi mi è stato per- messo di farmi un’idea sul posto. Quindi abbiamo negoziato insieme i dettagli, sempre con l’obiettivo di assicurarmi uno sviluppo ottimale in termini di sport e scuola. Quanto dura il suo contratto con l’FC Barcellona? Fino all’estate 2027. All’FC Barcellona ci si allena e si gioca con le migliori giocatrici del mondo. Com’è? È molto bello, ma anche molto impegna- tivo. Non sono qui solo per guardare, voglio essere pienamente coinvolta e migliorare ogni giorno. Il livello è brutal- mente alto. Le giocatrici sono di un livello incredibile dal punto di vista tecnico, tattico e atletico e io cerco di imparare da ogni situazione. Ma a volte non riesco ancora a credere di far parte di questa squadra. Quali sono le maggiori differenze tra il GC e il Barcellona? Non è possibile fare un paragone. A Barcellona ci sono molte più risorse, ad esempio per le infrastrutture, gli spostamenti, il cibo e le cure mediche. Anche l’attenzione dei media è mag- giore e spesso giochiamo davanti a mi- gliaia di fan. Ogni giorno ci sono 15-20 persone dello staff che partecipano all’allenamento. In Svizzera, molti club hanno forse da 6 a 7 allenatori. Per me il GC Frauenfussball è uno dei club più all’avanguardia del Paese, ma parago- nare il GC a un club mondiale come il Barcellona non ha senso. Lei vive all’accademia dell’FCB La Masia. Com’è organizzata? La Masia è completamente orientata allo sviluppo dei giovani giocatori e delle giovani giocatrici. Qui tutto ruota intorno allo sport, allo sviluppo perso- nale e all’istruzione. Il cibo è di prima qualità, super sano e perfettamente adattato alle nostre esigenze. La si può paragonare ai collegi sportivi svizzeri. All’FC Barcelona ci sono punti di contatto tra la squadra femminile e quella maschile? Al campus si può incontrare Lamine Yamal? L’area di allenamento è enorme e le diverse squadre hanno i loro campi e le loro strutture. Ma ogni tanto ci si vede. Anche Lamine Yamal è stato a La Masia fino a poco tempo fa, ma se n’è andato poco prima del mio arrivo. Ma certo, è bello quando ci si incontra. Come è arrivata al calcio? Sono cresciuta in un complesso resi- denziale con una strada per i giochi e noi bambini giocavamo sempre a calcio. Avevamo delle piccole porte da hockey che potevamo montare. Quando ero in prima elementare, volevo davvero entrare nell’FC. A mio padre fu chiesto subito, durante il primo allenamento, se poteva allenare la squadra. Così siamo stati insieme per due anni prima che mi trasferissi a Zurigo. Lei ha anche un passaporto americano. Hai mai preso in considerazione la possibilità di giocare per gli Stati Uniti? La Svizzera è la mia casa. Sono cresciuta qui e qui ho le mie radici. Naturalmente, il calcio femminile è molto importante negli Stati Uniti e potrei immaginare di giocare per un club lì. Ma per quanto riguarda la Nazionale, il mio cuore batte sicuramente per la Svizzera.  «Il calcio femminile è un elemento centrale». Dal 2022 Zurich è sponsor orgoglioso e partner assicurativo ufficiale di tutte le squadre nazionali svizzere di calcio. «Il calcio femminile, sempre più popolare, è un elemento centrale di questo impegno», afferma Reto Bolli, Head of Sponsoring & Live Marketing di Zurich Svizzera. «Siamo convinti che la nostra Nazionale femminile ci darà molte soddisfazioni nel torneo di casa». 26 


































































































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