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REINTEGRAZIONE che l’azienda vuole svolgere un ruolo formativo e orientato alla soluzione in quest’area di tensione sociale. Passare al lavoro di ufficio non sempre funziona «Come impresa di costruzioni, ci tro- viamo in un ambiente molto competitivo in cui dobbiamo garantire prestazioni eccellenti con il nostro personale spe- cializzato», spiega la responsabile delle risorse umane. «Questo significa che, in ambiti complessi relativi al perso- nale, cerchiamo soluzioni sostenibili per entrambe le parti». Rinunciare o non prendere in considerazione collaboratori e collaboratrici fedeli o candidati esterni e candidate esterne a causa di una ma- lattia o di un incidente non è un’opzione. Per la responsabile delle risorse umane dell’azienda, assicurata da Zurich, non è facile trovare soluzioni valide. «Per trovare un lavoro adatto a una persona con una compromissione o una difficoltà devono essere presenti diversi fattori», spiega Silvia Pagliaro. Per i vari gruppi professionali – pittori, muratori, posatori di pavimenti o stuccatori – ci si chiede spesso se prenderebbero in considera- zione l’idea di lavorare in ufficio. «Molte persone nel settore delle costruzioni vo- gliono lavorare fisicamente e non amano stare sedute in ufficio tutto il giorno». Per il pittore Peter Ryser*, ad esempio, è stato subito chiaro che lavorare al computer era fuori questione. «Durante la conversazione, però, è emerso chia- ramente che avrebbe voluto formare le giovani leve», racconta Pagliaro. Poiché l’azienda dispone di un’officina spe- ciale presso la sede centrale di Meilen, dove si esercitano circa 32 apprendisti e apprendiste, Peter Ryser* ha potuto diventare formatore. «Si tratta di un lavoro vicino a quello tradizionale, ma molto meno impegnativo dal punto di vista fisico». Più spazio di manovra grazie alle dimensioni dell’azienda La posatrice di pavimenti Eliane Meyer* è arrivata da Schlagenhauf perché la sua azienda di formazione non era in grado di continuare a impiegarla dopo l’inci- dente. «Nelle piccole imprese edili con pochi e poche dipendenti, spesso non è possibile continuare a lavorare con una compromissione», spiega Silvia Pagliaro. «Grazie alle nostre dimensioni, abbiamo uno spazio di manovra significativa- mente più ampio e vogliamo sfruttarlo dove possibile». La candidatura e l’assunzione di Meyer* presso Schlagenhauf sono state soste- nute per un periodo limitato da un Ufficio AI. «Se reinseriamo persone esterne con compromissione, di solito prima redigiamo un contratto di lavoro a tempo determinato», spiega la responsabile delle risorse umane. Nel caso di Meyer*, l’Ufficio AI ha finanziato il completa- mento della sua riqualificazione, che Schlagenhauf ha reso possibile, e le ha anche pagato il salario. «Finché non sarà chiaro se una soluzione funziona davvero a lungo termine, riceviamo un sostegno statale parziale». Il caso Meyer* dimostra che questa ripartizione degli oneri funziona: dopo aver completato Opportunità per le persone con disabilità In qualità di uno dei maggiori datori di lavoro del Paese, Zurich Svizzera ha saldamente ancorato l’impegno sociale, la diversità e l’inclusione nella sua strategia aziendale. Dalla primavera del 2022, l’assicuratore lavora a stretto contatto con l’Istituto delle assicurazioni sociali (IAS) nell’ambito di un programma di integrazione. L’obiettivo è quello di offrire alle persone con handicap di salute l’opportunità di tornare al lavoro. Per la gioia di tutte le persone coinvolte, questo progetto è partito in modo eccellente. Zurich Svizzera ha effettuato prove di lavoro in una fase di test con oltre 20 persone. Di queste, l’80 percento ha portato a una posizione perma- nente. Il miglior esempio di una situazione win-win-win: da un lato, alle persone che hanno minori opportunità sul mercato del lavoro viene offerta una posizione permanente presso uno dei migliori datori di lavoro in Svizzera. Dall’altro, Zurich Svizzera sta acquisendo nuove collaboratrici e nuovi collaboratori altamente motivati e fedeli. La terza parte che ne beneficia è la società, cioè tutti noi. Tutti noi beneficiamo del fatto che in Svizzera il minor numero possibile di persone sia socialmente svantaggiato. Grazie a questo grande successo, la Direzione di Zurich Svizzera ha deciso di ampliare notevolmente il progetto. L’impegno congiunto di Zurich Svizzera e IAS Zurigo è volto a offrire a molte più persone un lavoro valido e sicuro presso Zurich Svizzera. 16 *Nome modificato