Page 8 - kmu-magazin-no-2-2025-it
P. 8
STORIA DI UN CLIENTE
carenza di spazi». Il nuovo stabilimento verticale consente di ridurre la superfi cie a circa la metà delle dimensioni origi nali. Da un lato, questo crea spazio per altre aziende, che saranno poi collocate in un «Tech Cluster» già predisposto. «Se c’è un buon mix di aziende, Zugo ci guadagna in qualità e attrattiva come sede industriale», afferma Theiler. In seguito, VZUG potrebbe beneficiarne direttamente, ad esempio assumendo manodopera specializzata. D’altra parte, costruire verso l’alto crea spazio per ca pacità aggiuntive, che possono essere sviluppate in un secondo momento.
Ove possibile, fornitori locali
Il profondo legame di VZUG con la Svizzera come sito produttivo non si manifesta solo nella gestione degli spazi di Zugo. Anche quando si tratta di selezionare i fornitori, la regione e l’intera Svizzera sono, ove possibile, sempre prioritari. Per questo motivo, l’azienda di Zugo acquista componenti importanti per i propri prodotti da altri noti marchi svizzeri. Il vetro, ad esempio, proviene da Galvolux in Ticino e la plastica da Utz Bremgarten in Argovia.
Oltre all’innovazione strutturale, VZUG punta molto sulle nuove fonti energeti che: dal 2022, l’azienda dispone di un proprio MultiEnergyHub, che rifornisce il sito e il quartiere circostante di energia rinnovabile. «Questa proviene da varie fonti, come il fotovoltaico, l’acqua di falda e di lago e il calore di processo di VZUG e delle aziende limitrofe», spiega Theiler. «Nei prossimi mesi avvieremo anche
un impianto pilota per la produzione di idrogeno». L’obiettivo è di utilizzarlo in futuro come sostituto del combustibile nei processi ad alta temperatura.
La produzione di un nuovo forno da VZUG inizia con dei grandi rotoli di acciaio.
Tetto tradizionale su una
fabbrica ultramoderna
Al sesto e quindi ultimo piano di VZUG vengono impiegate temperature molto elevate. Sotto un imponente tetto si trova l’impianto di smaltatura. I compo nenti, che vengono ulteriormente lavorati nei vari piani nel corso del processo produttivo, vengono qui caricati statica mente e quindi sottoposti alla proce dura di spruzzo dello smalto in polvere. Vengono poi messi in un forno riscaldato
a 850 gradi, dove lo smalto si scioglie in modo uniforme e regolare, conferendo all’interno dei forni il tipico aspetto chiaz zato e liscio.
Il tetto del nuovo stabilimento è un clas sico tetto a dente di sega, tipico degli opifici da decenni. Questa struttura ha il vantaggio di poter sopportare molto peso senza supporti. Oltre a molta inno vazione, il nuovo impianto offre anche tradizione.
8

