Oltre alla previdenza, lo studio fa luce anche sul sentiment finanziario: la Svizzera è un Paese con un’ampia sicurezza finanziaria di base, ma non è esente da preoccupazioni in fatto di denaro. In Svizzera, il lavoratore medio o la lavoratrice media sente di essere finanziariamente al sicuro già con 20’000 franchi svizzeri da parte, l’equivalente di circa quattro mesi di stipendio. Per chi ha meno di 35 anni, un risparmio di 11’000 franchi svizzeri è percepito come un cuscinetto di sicurezza sufficiente. Nel complesso, la maggioranza delle persone in Svizzera (77 percento) si sente finanziariamente sicura.
E tuttavia, i e le giovani sotto i 36 anni sono particolarmente colpiti e colpite dall’insicurezza finanziaria in Svizzera. Lo scorso anno, più della metà di loro ha avuto problemi finanziari. Tre quarti pensano alla propria situazione finanziaria almeno una volta alla settimana. L’anno scorso circa un terzo dell’intera popolazione ha lamentato problemi finanziari, a fronte di solo l’11 percento degli e delle over 65.
Il 46 percento delle persone interpellate considera le malattie e gli infortuni e il 42 percento l’aumento dei premi delle casse malati tra i maggiori rischi per la propria sicurezza finanziaria. Una maggioranza pari al 58 percento ritiene inoltre di non ricevere sufficiente sostegno dallo Stato in caso di emergenza finanziaria.
Le persone pensionate rimpiangono di non essersi occupate a sufficienza della loro pianificazione previdenziale
Pur essendo un pilastro centrale della sicurezza finanziaria personale, la previdenza per la vecchiaia spesso non riceve la necessaria attenzione da parte delle persone, finché non è troppo tardi: quasi la metà delle persone pensionate (47 percento) dichiara di rimpiangere di non essersi occupate sufficientemente della propria pianificazione previdenziale. Le persone interpellate hanno citato con particolare frequenza il mancato versamento nel pilastro 3a, seguito dal mancato versamento volontario nella casse pensioni. Spesso manca la sensibilizzazione verso la previdenza privata. Circa un quinto della popolazione attiva dichiara di non preoccuparsi affatto del tema della previdenza privata.
Dopo la garanzia del tenore di vita in età avanzata, i vantaggi fiscali sono il motivo più importante che spinge a rivolgersi alla previdenza privata. Il 44 percento li cita come stimolo. Questo dimostra l’importanza delle deduzioni fiscali per una pianificazione previdenziale tempestiva. Michael Hermann, Amministratore delegato di Sotomo, afferma: «Il tema fiscale è rilevante ora e fornisce quindi un’importante aggancio al tema pensionistico, che invece è più astratto e orientato al futuro». Lo studio mostra anche che il risparmio per la propria vecchiaia sta riguadagnando consensi tra la popolazione. Dopo il Sì alla tredicesima AVS, un numero significativamente maggiore di persone è di nuovo favorevole al rafforzamento del sistema di capitalizzazione (36 percento), in cui le persone assicurate risparmiano per se stesse. Un altro 21 percento delle persone interpellate è ancora favorevole al rafforzamento del sistema di ripartizione, in cui chi lavora paga per chi è in pensione.
La criptovaluta come «gioco d’azzardo» è in aumento tra i giovani maschi
Le turbolenze sui mercati azionari creano incertezza, colpendo direttamente il 44 percento della popolazione che punta su investimenti orientati al rendimento. Ciò che può essere causa di stress nel breve periodo, viene tuttavia visto positivamente in un orizzonte temporale più lungo. In riferimento agli ultimi dieci anni, la maggioranza della popolazione si ritiene soddisfatta delle proprie decisioni di investimento. Chi si pente di qualcosa è più probabile che lo faccia perché i suoi investimenti erano troppo prudenti (37 percento) anziché troppo rischiosi (12 percento).
I fornitori online stanno diventando sempre più importanti per gli investimenti finanziari. Allo stesso tempo, le criptovalute stanno guadagnando importanza: Il 18 percento della popolazione svizzera ha già investito in criptovalute, nonostante il diffuso scetticismo. Particolarmente degno di nota: gli under 35 investono in criptovalute con la stessa frequenza dei prodotti finanziari tradizionali, tra i giovani maschi, persino quasi uno su due investe in criptovalute. Questo nonostante il fatto che l’89 percento della popolazione e persino il 74 percento degli investitori e delle investitrici in criptovalute considerino (tendenzialmente) l’investimento in criptovalute come un gioco d’azzardo.
Informazioni sullo studio
Il sondaggio online rappresentativo è stato condotto nel gennaio 2025 e si basa sulle informazioni di oltre 1’700 persone nella Svizzera tedesca e francese. Lo studio fa parte di una collaborazione di lunga data tra Zurich Svizzera, le Fondazioni collettive Vita e l’istituto di ricerca Sotomo. Dopo quattro numeri dal titolo «Fairplay nella previdenza professionale», il presente studio si concentra sul tema della sicurezza finanziaria.