- Cos’è il valore locativo proprio?
- Perché esiste il valore locativo proprio?
- Com’è nato il valore locativo proprio?
- Il valore locativo proprio esiste anche in altri Paesi?
- Tre argomentazioni a favore dell’abolizione del valore locativo proprio
- Tre argomentazioni contro l’abolizione del valore locativo proprio
- Conseguenze in caso di approvazione della proposta
- Trarrò beneficio dall’abolizione del valore locativo proprio in quanto proprietario o proprietaria di abitazione?
- Esempi di calcolo: sostenibilità in caso di incapacità di guadagno
- Glossario
Cos’è il valore locativo proprio?
Il valore locativo proprio è un reddito fittizio di persone che sono in possesso di una proprietà di abitazione e vi risiedono personalmente. Corrisponde ai possibili redditi locativi derivanti da questo immobile, anche se in realtà non vi è alcun flusso di denaro. Il valore locativo proprio deve essere indicato come reddito imponibile in sede di dichiarazione di imposta annuale.
In cambio, nella dichiarazione di imposta i proprietari e le proprietarie di abitazione possono dedurre dal reddito imponibile i loro interessi ipotecari e le spese di manutenzione finalizzate alla conservazione del valore dell’immobile.
Perché esiste il valore locativo proprio?
L’idea alla base dell’imposizione del valore locativo proprio è che locatari e proprietari debbano essere trattati allo stesso modo: i locatari e le locatarie non possono dedurre dalle imposte le spese per l’affitto, mentre i proprietari e le proprietarie possono far valere a fini fiscali gli interessi ipotecari e le spese di manutenzione dell’abitazione. Il valore locativo proprio mira a compensare questo vantaggio.
Com’è nato il valore locativo proprio?
Il valore locativo proprio fu introdotto originariamente nel 1915 come imposta di guerra. Nel 1934, tuttavia, fu nuovamente adottato per mitigare le conseguenze della crisi economica mondiale. Successivamente l’imposta venne prorogata più volte.
Il valore locativo proprio esiste anche in altri Paesi?
Nel confronto internazionale, l’imposizione del valore locativo proprio è una peculiarità della Svizzera; nella maggior parte degli altri Paesi, gli immobili a uso proprio non sono tassati come reddito. Da anni si discute se il valore locativo proprio sia ancora adeguato ai tempi. Per questo motivo ora si terrà una votazione popolare.
Tre argomentazioni a favore dell’abolizione del valore locativo proprio
- Semplificazione: la dichiarazione di imposta sarà più semplice e chiara per le persone che possiedono una proprietà di abitazione e vi risiedono personalmente. Questo perché non dovranno più dichiarare alcun reddito locativo fittizio nel loro reddito imponibile. Al contempo verrà a mancare la maggior parte delle possibilità di deduzione per la manutenzione, le ristrutturazioni e gli interessi ipotecari.
- Sostenibilità in età avanzata: i beneficiari e le beneficiarie di rendita, in particolare, godranno di un onere fiscale inferiore, in quanto il valore locativo proprio rappresenta spesso una parte cospicua del loro reddito imponibile.
- Riduzione del debito: in Svizzera è spesso consuetudine mantenere una parte consistente dell’ipoteca per motivi fiscali. Ciò può compromettere la sostenibilità dopo il pensionamento o diventare un peso in caso di decesso improvviso. Inoltre, lo Stato non dovrebbe incentivare l’indebitamento per ragioni fiscali.
Tre argomentazioni contro l’abolizione del valore locativo proprio
- Eliminazione delle deduzioni: le deduzioni fiscali per la manutenzione, le ristrutturazioni e gli interessi ipotecari verranno limitate o eliminate, il che potrebbe colpire in particolare i proprietari e le proprietarie di abitazioni più giovani e con debiti consistenti. Un’eccezione importante: chi acquista un immobile per la prima volta, può far valere a fini fiscali una parte degli interessi debitori nei primi dieci anni.
- Meno investimenti negli stabili: dal momento che le spese di manutenzione non saranno più deducibili, i proprietari e le proprietarie di immobili potrebbero essere meno disposti e disposte a ristrutturare o a investire in una maggiore efficienza energetica. Ciò potrebbe gravare tra l’altro sul settore dell’edilizia e portare a una riduzione degli interventi a favore del clima.
- Mancati introiti fiscali: la Confederazione e i Cantoni perderanno presumibilmente miliardi di entrate, che dovranno essere compensate in altro modo.
Conseguenze in caso di approvazione della proposta
- I proprietari e le proprietarie di abitazione che risiedono personalmente nel loro immobile non dovranno più indicare, in sede di dichiarazione di imposta, un reddito fittizio per redditi locativi teoricamente possibili (valore locativo proprio). Ciò vale per le abitazioni sia primarie che secondarie.
- Al contempo, nella dichiarazione di imposta non saranno più ammesse deduzioni per i lavori di manutenzione o ristrutturazione dell’immobile. Inoltre non sarà più possibile dedurre dal reddito imponibile le misure di risparmio energetico e di tutela ambientale ai fini dell’imposta federale. Tali deduzioni potranno continuare a essere concesse dai Cantoni.
- Anche gli interessi ipotecari per proprietà di abitazione a uso proprio non potranno più essere dedotti dal reddito imponibile. È prevista un’eccezione per chi acquista una proprietà di abitazione per la prima volta: le coppie sposate potranno far valere un massimo di CHF 10’000 il primo anno, CHF 9’000 il secondo e così via, fino a quando, dopo dieci anni, non sarà più possibile effettuare deduzioni. Per le persone single l’importo è pari alla metà.
- A livello cantonale è prevista inoltre l’introduzione di un’imposta reale sulle abitazioni secondarie. Ciò soprattutto nell’interesse dei Cantoni di montagna, che in questo modo vorrebbero assicurarsi importanti introiti fiscali.
Tema | Se il valore locativo proprio rimane in vigore | Se il valore locativo proprio viene abolito |
Valore locativo proprio | Conta come reddito imponibile | Non deve più essere assoggettato a imposta come reddito |
Deduzione di interessi debitori | Si possono dedurre illimitatamente come costi dal reddito imponibile | La deduzione è possibile solo in misura limitata: per primi acquirenti (max. dieci anni) e per immobili in locazione |
Imposta reale | Non viene riscossa | I Cantoni possono introdurre un’imposta reale sulle abitazioni secondarie |
Deduzione delle misure di risparmio energetico | È possibile per le imposte federali e cantonali | È possibile solo a livello cantonale |
Spese di manutenzione forfettarie e/o effettive | Possono essere dedotte per lavori di ristrutturazione volti al mantenimento del valore | Possono essere dedotte solo per gli immobili in locazione |
Se la proposta sarà approvata, l’attuazione dovrebbe avere luogo dal 2028, in modo che i Cantoni abbiano tempo a sufficienza per adeguarsi. Se sarà respinta, tutto rimarrà com’è oggi.
Trarrò beneficio dall’abolizione del valore locativo proprio in quanto proprietario o proprietaria di abitazione?
Dipende. La situazione cambia a seconda di diversi fattori, come l’importo dell’ipoteca, il livello dei tassi, lo stato dell’immobile, il comune di domicilio e l’ammontare del reddito imponibile.
Tutti coloro i cui interessi ipotecari sono inferiori al valore locativo proprio tendono a beneficiarne. Si tratta di coloro che hanno acquistato a buon mercato, che usufruiscono di tassi bassi o che hanno già rimborsato gran parte dell’ipoteca. L’abolizione del valore locativo proprio può comportare notevoli vantaggi fiscali anche per i beneficiari e le beneficiarie di rendita, poiché in genere esso rappresenta una quota elevata del reddito imponibile. Probabilmente anche coloro che acquistano per la prima volta una proprietà di abitazione a uso proprio ne trarranno beneficio, in quanto nei primi dieci anni possono far valere come spese, in sede di dichiarazione di imposta, una parte degli interessi ipotecari. Se acquistate un immobile di nuova costruzione, nei primi tempi non dovrete mettere in conto spese di manutenzione elevate.
Tuttavia è anche possibile che, dopo la riforma, i proprietari e le proprietarie di abitazione si trovino a pagare imposte maggiori rispetto a prima: con gli attuali tassi bassi, il valore locativo proprio è superiore agli interessi ipotecari per la maggior parte dei proprietari e delle proprietarie di abitazione. In questo senso è probabile che quasi tutti trarrebbero beneficio dall’abolizione. Tuttavia, chi possiede un vecchio immobile da risanare non potrà più far valere fiscalmente i costi della ristrutturazione, perlomeno ai fini dell’imposta federale. Ciò può comportare svantaggi fiscali per l’anno del risanamento.
A prescindere dal valore locativo proprio: cos’è importante per chi possiede un’abitazione
Nella discussione sul valore locativo proprio vengono spesso tralasciate questioni fondamentali, come ad esempio:
- «Potrò ancora permettermi la mia abitazione di proprietà in futuro?»
- «Cosa succede se, a causa di una malattia, dovrò accontentarmi di una parte del mio salario precedente?»
- «Come posso garantire che la mia famiglia possa rimanere nel suo ambiente abituale anche in caso di decesso?»
I proprietari e le proprietarie di abitazione dovrebbero porsi regolarmente queste domande al momento di acquistare un’abitazione di proprietà, alla nascita dei figli, se vivono in concubinato oppure in vista del pensionamento.
Nell’ambito di un’analisi individuale della previdenza, si possono trovare risposte alle domande relative alla sostenibilità dell’ipoteca e individuare soluzioni adeguate:
- Un’assicurazione del rischio di decesso offre una protezione per la famiglia e consente, ad esempio, di rimborsare una parte dell’ipoteca, in modo che i propri cari possano restare nell’abitazione di proprietà.
- Un’assicurazione in caso di incapacità di guadagno colma le lacune di reddito causate ad esempio da una malattia permanente. Garantisce quindi la sostenibilità a lungo termine dell’ipoteca (vedi tabella).
- Nell’ambito di una pianificazione pensionistica individuale, è possibile prevedere in modo affidabile i flussi di denaro attesi dopo il pensionamento. Su questa base si possono poi elaborare diversi scenari. La sostenibilità dell’ipoteca svolge un ruolo decisivo in tal senso.
Esempi di calcolo: sostenibilità in caso di incapacità di guadagno
Una semplice regola empirica per l’accessibilità economica di una casa è che i costi abitativi non dovrebbero superare circa un terzo del reddito lordo. Nell’esempio che segue, questo non è più il caso con una malattia di lunga durata del 41%. La situazione può essere alleggerita con una pensione di invalidità privata. Con il 34%, l’accessibilità economica è quasi data.
Situazione iniziale: coppia sposata (persona 1 con attività lucrativa), 2 figli | Situazione senza copertura | Situazione con copertura | |
Valore venale | 1.1 mio. | ||
Ipoteca | 600’000 | ||
Costi d’interesse indicativi | 27’000 | ||
Costi accessori | 11’000 |
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Totale costi | 38’000 |
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Situazione prima della malattia | |||
Reddito da attività lucrativa prima della malattia | 132’000 | 132’000 | |
Sostenibilità | 29% | 29% | |
Situazione incapacità di guadagno (persona 1) | |||
Reddito da rendita in caso di malattia, 1° e 2° pilastro | 93’000 | 93’000 |
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Rendita per incapacità di guadagno 3° pilastro | 18’000 |
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Totale prestazioni di rendita | 93’000 |
111’000 |
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Sostenibilità dell’ipoteca | 41% |
34% |
Glossario
- Valore locativo proprio: Reddito fittizio che viene indicato nella dichiarazione di imposta per la proprietà di abitazione a uso proprio.
- Deduzione di interessi debitori: Deduzione fiscale per gli interessi pagati sulle ipoteche.
- Deduzione delle spese di manutenzione: Possibilità di far valere a fini fiscali le spese per la manutenzione volte al mantenimento del valore di un immobile.
- Sostenibilità: Rapporto tra le spese abitative correnti e il reddito; decisivo per la concessione di crediti e la sicurezza finanziaria.
- Imposta reale: Nuova possibile imposta sulle abitazioni secondarie a livello cantonale.
- Primi acquirenti: Persone che acquistano per la prima volta una proprietà di abitazione; in caso di accettazione della proposta, beneficerebbero di agevolazioni fiscali temporanee.